Quegli strani puntini gialli…

25 02 2008

Forse non tutti sanno che…

EFF imagesi possono ottenere preziose informazioni di computer forensics anche da pagine stampate con stampanti laser. Ne parlava tre anni fa il sempre ottimo Schneier. In sostanza molti modelli di stampanti laser inseriscono artatamente delle informazioni nelle pagine stampate. Attraverso la lettura di tali informazioni semi-nascoste è possibile risalire all’identità del titolare della stampante. Le stampanti DocuColor della Xerox, ad esempio,inseriscono una serie di minuscoli punti gialli in ciascuna pagina stampata. La particolare disposizione di questi punti gialli, a mo’ di impronta digitale (“laser”) lasciata su ciascun foglio consente di immagazzinare oltre 14 7-bit byte di informazioni.

Non c’è modo di vedere queste sequenze di punti gialli ad occhio nudo: è necessario utilizzare un microscopio o una lente d’ingrandimento e illuminare la pagina con una luce blu.

La EFF (Electronic Frontier Foundation) ha pubblicato una lista delle stampanti che mostrano questa simpatica peculiarità.

Alcuni giorni fa un articolo su The Register parla dell’iniziativa di indagine conoscitiva attivata da Franco Frattini, Commissario responsabile per il portafoglio Giustizia, libertà e sicurezza dell’Unione Europea, su iniziativa di alcuni europarlamentari (altrimenti detti MEPs). Questa tecnologia di inserimento di informazioni attraverso le stampe laser è potenzialmente lesiva dei diritti umani (in particolare il diritto alla privacy) in quanto non viene fornita alcuna informazione sull’uso che verrà fatto di tale sistema di “tracciamento” delle attività individuali.

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