ThePirateBay, voci, vocine e vocioni

7 10 2008

C’è un curioso problema di interpolazione di testi su internet, un po’ come accadeva nel medioevo agli amanuensi: il rimbalzare del testo da un blog ad un altro, da un sito ad un altro crea curiosi effetti distorsivi oltre che del testo anche dello stesso contenuto.
E il caso ThePirateBay non fa certo eccezione. Da alcune parti si può sentire il levarsi di un vociare sconfortato: “si, va bene, http://www.thepiratebay.org è stato dissequestrato, ma ci sono comunque gli indizi del reato… non si è assolto TPB”. Da altre parti – ed era prevedibile – si esaltano le capacità taumaturgiche del provvedimento.

TPB ha catalizzato l’attenzione di molte persone spinte da i più disparati interessi, ed è normale che in giro si leggano le più “disparate” (o disperate) opinioni, giuridiche o pseudogiuridiche che siano. Purtroppo non sono tutte intrise di quello spessore che le potrebbe rendere interessanti.
E’ uso comune dettato dal buon senso che l’avvocato difensore non commenti i provvedimenti giudiziali dei propri processi. In questo caso non farò un’eccezione. Non commento l’ordinanza del Tribunale del riesame di Bergamo del 24 settembre scorso: lascio il compito a colleghi esperti e giuristi blasonati e a chi ha qualche interesse a commentare il testo dell’ordinanza.

Ad ogni modo il risultato che insieme al collega ed amico Giovanni Battista Gallus, ed al consulente di parte Matteo G. P. “LK” Flora volevamo ottenere era il “dissequestro” di TPB. Ed il provvedimento è arrivato. Non c’è un dissequestro più o meno forte.
Ora si pensa ad affrontare al meglio l’eventuale processo, anche con un occhio al provvedimento del Tribunale del riesame.

Ma penso che TPB non abbia ancora finito di far parlare di sé.